La A 112 Abarth è nota in campo sportivo soprattutto per le gesta delle centinaia di piloti che hanno animato le otto stagioni del Campionato monomarca riservato alle 70HP, dal 1977 al 1984.
Non va però dimenticato che tutte le A 112 (anche le piccole 903cc, delle quali qui non ci occupiamo) hanno gareggiato per 19 anni (dal 1972 al 1990), in tutte le categorie dell’automobilismo sportivo, in molteplici configurazioni tecniche.
L’attività più nota è quella nei rally, ma anche pista, salita, velocità su terra e su ghiaccio hanno visto lungamente protagonista la piccola di casa Autobianchi.
La prima omologazione FIA risale al 01/01/1972, con la fiche 1628 di Gruppo 2 emessa per la 58HP di 982cc, l’unica in produzione a quel tempo.
Inizialmente venne omologata solo in Gr.2 perché non erano stati ancora raggiunti i 5.000 esemplari necessari per il Gruppo 1.
Raggiunto il limite minimo di produzione, la A 112 Abarth venne finalmente omologata in Gr.1 con la fiche 5518, decorrenza 01/07/73.
I regolamenti tecnici dell’epoca prevedevano modifiche molto limitate per il Gr.1, praticamente vetture di serie con il rollbar o poco più, mentre il Gr.2 lasciava una amplissima libertà di preparazione agli specialisti delle piccole Abarth.
Parafanghi allargati con codolini aggiuntivi per ospitare cerchi e gomme larghissime, motori superpotenti, anche ad iniezione meccanica, freni a disco anche al posteriore, interni alleggeriti ridotti all’essenziale, assetti ribassati, scarichi liberi, cambi ravvicinati….tutto questo trasformava la piccola vetturetta in una belva da competizione. E nemmeno troppo facile da portare al limite, secondo le testimonianze dei piloti di allora.
Il 01/10/1975 viene emessa la nuova fiche di omologazione 5606 per la 70HP di 1050cc, da poco in vendita nelle concessionarie.
L’aumento di cilindrata consente ulteriori incrementi di prestazioni, anche se ciò comporta il passaggio alla classe superiore (fino a 1150cc), elevando così anche il livello della concorrenza.
Nel 1977 debutta il ben noto Campionato monomarca nei rally; la preparazione delle vetture si basa sulle norme di Gr.1, ma con qualche concessione ulteriore.
Questo significa che con le vetture preparate per il Trofeo, in caso di impiego in gare diverse, è necessario iscriversi in Gr.2 (se non si vogliono rischiare squalifiche), lottando quindi contro vetture molto più performanti e competitive.
Ciò limiterà fortemente questo duplice impiego contemporaneo, rinviando spesso l’evoluzione dell’esemplare solo al termine del suo utilizzo nel Trofeo.
Questo spiega perché pochissime vetture in configurazione Trofeo si sono conservate originali fino ai giorni nostri, sino a diventare degli oggetti di assoluta rarità collezionistica.
Più facilmente si possono trovare esemplari a suo tempo evoluti e poi riportati in configurazione Trofeo più recentemente, in sede di restauro, ma sono operazioni delicate e dagli esiti spesso incerti.
Nel frattempo, il 31/12/1981 scade l’omologazione per la piccola 58HP, che lascia alla sorella maggiore l’incarico di tenere alto da sola l’onore dello scorpione Abarth.
Una ventata di novità arriva nel 1982, con l’uscita di scena dei vecchi regolamenti tecnici, quando i Gr.1 e 2 vengono sostituiti dai nuovi gruppi N ed A, con la nuova fiche 5064, valida dal 01/08/82 per il Gr.A e dal 01/01/1984 per il Gr.N.
In estrema sintesi, il gruppo N concede qualcosa in più del gruppo 1 che sostituisce, mentre il nuovo gruppo A concede molta meno libertà del vecchio mitico gruppo 2. Niente più parafanghi allargati, niente iniezione, neppure doppi carburatori.
Nonostante ciò le A 112 Abarth si adattano facilmente ai nuovi regolamenti.
Le vetture delle ultime due edizioni del Trofeo si basano ora sul Gr.N, ma quasi nulla cambia rispetto a prima. Più complesso e frustrante sarà ridurre le Gr.2 a delle Gr. A, ed infatti in pochi lo faranno.
Al termine dell’ultimo Trofeo, nel 1984, gran parte delle vetture sopravvissute alle dure battaglie del campionato monomarca verranno evolute in Gr.A, o anche ricondotte in Gr.N, ed in queste configurazioni correranno imperterrite in ogni tipo di competizione anche dopo la fine produzione del modello, avvenuta nel 1985.
Le fiche di omologazione hanno validità per 5 anni dopo la cessata produzione. Gli esemplari più longevi, o preparati in tempi più recenti, si faranno valere su tutti i campi di gara, anche i più disparati, fino al 31 dicembre 1990.
Da quel giorno si è chiusa la storia agonistica delle A 112 Abarth, dopo aver fornito per 19 anni un formidabile strumento di divertimento, di vittoria e di crescita agonistica a migliaia e migliaia, generazioni intere di piloti in Italia ed all’estero.
Ma non c’è tempo per la tristezza e la malinconia. Dal primo gennaio 1991 comincia una nuova vita per tutte le A 112 Abarth da competizione: quella da vetture storiche.
Fonte: http://www.a112abarthclub.org
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