Visualizzazione post con etichetta r5 turbo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta r5 turbo. Mostra tutti i post

sabato 24 settembre 2022

 

Renault R5 Turbo 3E

In omaggio ai 50 anni dell'introduzione della Renault 5, la Turbo 3E eroga 375 cavalli elettrici




La Renault R5 Turbo 3E utilizza la carrozzeria dell'iconica Renault 5 Turbo degli anni '70 e la abbina a un propulsore elettrico.
La batteria da 42,0 kWh alimenta due motori elettrici, con una potenza totale di 375 cavalli.
La carrozzeria è esagerata, con un imponente alettone posteriore e un'elegante livrea gialla e viola.
Renault è pronta a far rivivere il nome 5, che ha caratterizzato il bestseller della casa automobilistica negli anni '70 e nei primi anni '80, su una nuova utilitaria elettrica prevista per il 2024 e anticipata da una concept presentata nel 2021. Quest'anno ricorrono anche i cinque decenni dall'introduzione della Renault 5, che il marchio francese ha celebrato all'inizio dell'anno con l'eccentrica ma elegante concept 5 Diamant. Ora Renault si è spinta ancora più in là con la R5 Turbo 3E, un'auto elettrica da drift che reimmagina l'iconica Renault 5 Turbo da rally e si ispira ai videogiochi retrò.
La forma della carrozzeria della Turbo 3E rimane fedele a quella della 5 Turbo originale, ma i dettagli sono stati completamente rivisti. Le prese d'aria laterali a rete sono sostituite da un paio di condotti NACA che spiccano in una lurida tonalità di giallo, mentre un gigantesco alettone posteriore spunta dal portellone e un cavernoso diffusore sostituisce il paraurti posteriore. I fari e le luci posteriori sono sostituiti da sottili strisce a LED e quattro fendinebbia quadrati a pixel sono montati sul paraurti anteriore. Il frontale comprende anche tre prese d'aria rettangolari gialle e ganci di traino viola montati sopra uno splitter anteriore sporgente.



Nonostante la classica carrozzeria squadrata, la Turbo 3E è completamente elettrica, con una batteria agli ioni di litio da 42 kWh che alimenta due motori elettrici, ciascuno dei quali alimenta una ruota posteriore. La potenza totale è di 375 cavalli e 516 libbre-piedi di coppia, che consentono a questo restomod psichedelico di raggiungere le 62 miglia orarie in 3,5 secondi e una velocità massima di 124 miglia orarie, secondo Renault.


Basata su un telaio tubolare con gabbia di sicurezza approvata dalla FIA e realizzata in fibra di carbonio, la R5 Turbo 3E pesa 980 kg, di cui 520 provenienti dalla batteria. Renault dichiara che la batteria è in grado di fornire energia sufficiente per "diversi giri", ma non specifica se si tratta di giri sul circuito di Martinsville Speedway della NASCAR o sui quasi 13 chilometri del Nürburgring Nordschleife.


Oltre alla guida in pista, Renault prevede che la Turbo 3E partecipi alla gimkana, una competizione a tempo che prevede derapate, salti e altre manovre in stile rally. La 3E è dotata di una modalità drift, con uno sprint a 62 miglia orarie della durata di 3,9 secondi. La livrea trippy viola e giallo evidenziatore della Turbo 3E sembra inoltre chiaramente ispirata alle macchine da drift che Ken Block ha usato per rendere popolare la gimkana su YouTube. Renault aveva certamente in mente la viralità di Internet quando ha progettato la Turbo 3E, dotandola di 10 punti di montaggio per le telecamere all'interno e all'esterno, e le luci a LED lampeggiano mentre l'auto è in derapata.

Gli interni sono punteggiati da altri accenti gialli e viola, e Renault ha collaborato con Sabelt per i sedili in fibra di carbonio, le cinture di sicurezza e il volante. La leva del freno a mano si erge alta, esortando il guidatore a indurre una derapata fumosa, e il quadro degli indicatori è composto da 10 schermi digitali con grafica ispirata ai videogiochi. Il pavimento è realizzato in sughero nero, mentre il cruscotto e i pannelli delle porte sono rivestiti in Alcantara. Renault ha anche bizzarramente incluso nell'abitacolo un orsacchiotto di nome "Drifty", apparentemente per "rilassare e confortare i passeggeri sopraffatti dai muscoli della show car".

















giovedì 19 maggio 2011

Renault 5 GT Turbo



Il modello Renault R5 fu presentato nel lontano 1972, già disponibile in vari modelli fu subito un gran successo.
La versione più sportiva della gamma fu la R5 Alpine Turbo, dotata di propulsore da 1397 cc e turbocompressore Garrett capace di sviluppare ben 110 cv ed un accelerazione da 0-100 Km/h in 7,5 sec. 
La produzione della R5 Turbo I (160 cv) ebbe invece inizio nel 1980.
Le caratteristiche che differenziavano questo prototipo rispetto alla R5 erano innanzi tutto il montaggio centrale del motore (sempre 1397 cc) con trazione posteriore, un'estetica molto aggressiva dovuta alle rifiniture marcatamente sportive e prestazioni da brivido (da 0-100 Km/h in circa 6,4 secondi).

R5 Turbo II:


La produzione della R5 Turbo II (sempre 160 cv) cominciò nel 1982.
Con la Turbo II vennero adottate soluzioni che permisero una riduzione dei costi di produzione rispetto alla Turbo I, mantenendo le stesse eccezionali prestazioni della prima serie.


La produzione e lo spettacolo della R 5 Maxi Turbo comincia nel 1984: la "creatura" venne omologata solo per competizioni sportive, usando ogni ritrovato tecnologico a disposizione in quell'epoca, capace di sviluppare da un motore 1527 cc potenze di tutto rispetto (vedi sotto!).

R 5 Turbo Maxi (oltre 300 cv)

R 5 Turbo Maxi Sport Production (oltre 400 cv!)

Purtroppo la produzione della "famiglia" Maxi cessò al termine delle competizioni ad esse associate.

Il grande successo ottenuto con la R5 indusse la Renault in una revisione "Super" del progetto, rinnovandolo con miglioramenti e modifiche che videro da vicino il motore, il cambio, il telaio e naturalmente gli allestimenti interni. Il nome dell'auto cambiò in "SuperCinque".

"SuperCinque GT Turbo" PRIMA SERIE:

Non poteva sicuramente mancare il modello sportivo relativo alla serie SuperCinque che infatti arriva nel 1985 con la SuperCinque GT Turbo. 
La SuperCinque GT Turbo spicca subito tra le auto sportive dell'epoca, il suo propulsore di 1397 cc sviluppa ben 115 cv grazie alla complicità della turbina Garrett per un peso complessivo della vettura di circa 830 kg. 
In pochissimo tempo quest'auto piccola, compatta e potente conquistò il cuore di migliaia di giovani e appassionati in tutto il mondo;
è così che iniziò la sua storia... ed in pochi anni è già diventata leggenda...


Le competizioni monomarca: la GT Turbo Coppa.



"SuperCinque GT Turbo" SECONDA SERIE:

Con il 1986/1987, la Renault avendo ormai individuato i principali problemi di queste auto nell'eccessiva temperatura di esercizio del propulsore, promuove l'utilizzazione della turbina Garrett T2 con raffreddamento anche a liquido. Con questa soluzione la durata del turbo ebbe subito riscontri positivi (vedi come salvaguardare il Turbo).Nel 1988 inizia invece la vera e propria produzione della seconda serie, l'auto che racchiuderà in sé tutti gli anni di esperienza Renault nella costruzione delle R5.




Con la seconda serie, vengono messe in atto le soluzioni studiate dalla Renault per la risoluzione di tutte le problematiche riscontrate fino ad allora, ritoccando ulteriormente l'estetica dell'auto.

Esteticamente: 
Per iniziare la griglia anteriore viene resa più ariosa con il logo Renault situato sulla sinistra, mentre vengono installate nuove minigonne e passaruota posteriori (vengono eliminate le fessurazioni sui passaruota posteriori), il paraurti anteriore è ora più pronunciato con relativo miglioramento del rendimento aerodinamico generale. I cerchi (Speedline) presentano un motivo a stella.


Interni: 
Spicca subito la nuova lunga consolle centrale (tunnel) che vede alloggiati gli interruttori degli alzacristalli elettrici più il tasto di chiusura centralizzata, mentre troviamo i pannelli degli sportelli anteriori, ed i pannelli di rifinitura laterale posteriore rivestiti con tessuto anziché plastica.


Sotto il cofano: 
La centralina di accensione RE208 viene sostituita con la RE209 che grazie ad una diversa mappatura dell'accensione permette al motore di erogare 5cv in più. Il montaggio della centralina stessa è ora effettuato dall'altro lato dello spartifiamma per evitare eccessivi surriscaldamenti dovuti al calore proveniente dal turbo (che aveva presentato non pochi problemi). 
Il montaggio delle sospensioni anteriori è ora inclinato, permettendo così un uniforme consumo dei pneumatici anteriori. 
Vari interventi per abbassare ulteriormente le temperature di esercizio del propulsore: 
al sistema di raffreddamento vengono effettuate delle implementazioni che prevedono un diverso flusso del liquido di raffreddamento e l'inserimento del degassatore; 
la respirazione viene invece migliorata con la sostituzione del termostato sulla scatola filtro. 
Infine, anche il sistema di antinfiltrazione dei vapori benzina viene ulteriormente implementato. 


Intanto siamo già nell'anno 1991, il mercato dell'auto si orienta sempre più verso automobili equipaggiate con propulsori sedici valvole che garantiscono una progressione costante durante tutto l'arco di erogazione (senza il nostro amato calcio del turbo) per una guida "spensierata". 
In quell'anno l'arrivo della Renault Clio 16v, porta ad una progressiva diminuzione della produzione della gloriosa R5 GT Turbo che si conclude nello stesso anno con la serie limitata di colore blu sport, i cerchi in tinta con la carrozzeria, gli interni full optional, il suo nome è "Raider".