venerdì 10 giugno 2011

Indian Motorcycles


La Indian Motocycle Manufacturing Company era un'industria motociclistica statunitense nata a Springfield, Massachusetts.
Primo modello del 1901

Indian era la casa motociclistica più vecchia d'America e fu un tempo la più grande industria motociclistica al mondo. I modelli di motocicletta più popolari furono The Scout, costruito fino alla seconda guerra mondiale, e The Chief che è stato prodotto dal 1922 al 1953.



L'azienda venne formata da George M. Hendee e Carl Oscar Hedström, entrambi appassionati ciclisti studiarono e progettarono il loro primo modello, dotando un telaio ciclistico di un propulsore monocilindrico erogante 1,75 hp. I primi esemplari in regolare vendita risalgono al 1901 l'anno di nascita della Indian, e l'anno successivo Hedstrom conseguì il record di velocità mondiale a 56 mph.
Il successo arrise subito e la produzione passò dai 500 esemplari circa del 1904 agli oltre 32.000 costruiti nel 1913.


Nel 1907 venne presentato il primo bicilindrico a V mentre l'azienda continuava a collezionare numerosi successi in gara e record di vario tipo come quello ottenuto nel 1914 da Erwin "Cannonball" Baker che attraversò gli Stati Uniti d'America da San Diego a New York in soli 11 giorni 12 ore e 10 minuti.



Nel frattempo la fama della Indian varcò l'Atlantico grazie ai suoi successi sportivi tra cui c'è da rimarcare quello del Tourist Trophy dell'Isola di Man del 1911 dove ottenne una storica tripletta. Un aneddoto riporta a titolo di curiosità che le motociclette erano sprovviste di freno anteriore, seguendo le opinioni americane del tempo sulla loro pericolosità.
Sempre negli anni dieci vide la luce un modello di successo, la Powerplus, sempre nella configurazione a V con valvole laterali, che venne venduta sia in patria che all'estero.


Gli anni a cavallo della prima guerra mondiale furono però anche quelli che modificarono profondamente l'azienda con il ritiro dei due fondatori; Hedstrom lasciò l'azienda nel 1913 seguito dall'ex socio Hendee che la lasciò nel 1916.
Agli anni venti risale la presentazione di due modelli Indian di maggior successo, la Scout e la Chief, che condividevano la stessa tipologia di motore bicilindrico a V da 42°, in cilindrata di 596 cc per la prima, aumentata a 1 litro per la seconda.
Entrambe si guadagnarono in breve tempo una fama di robustezza e affidabilità, cosa che le fece restare nel catalogo della casa, con vari ammodernamenti, per circa un trentennio.
Le vicissitudini aziendali, dopo l'acquisto dell'azienda concorrente Ace Motor Corporation, avvenuto nel 1927 e che portò in dote alla Indian dei nuovi propulsori 4 cilindri in linea per completare la gamma che già comprendeva monocilindrici di media cubatura, videro nel 1930 l'unione con la casa automobilistica Du Pont Motors; ben presto venne però cessata la produzione automobilistica per concentrarsi su quella delle due ruote.
La grande crisi del 1929 non passò comunque senza danni e la produzione di due ruote scese ai livelli di circa 4.500 esemplari annui, livello mantenuto perlopiù invariato sino alla seconda guerra mondiale. Restava in ogni caso la più temibile concorrente dell'altra grande casa motociclistica del paese, la Harley-Davidson.
La Indian dedicò tutte le sue energie nel periodo bellico alla produzione di veicoli per le forze armate, cosa che le fece pressoché abbandonare il settore civile e portò anche un grave periodo di crisi nel momento in cui si trovò i magazzini pieni di ricambi invenduti per i modelli militari. Proprio per esaudire le richieste dei vertici militari venne anche progettata la Indian 841 dotata di trasmissione a giunto cardanico, soluzione giudicata più adatta per quell'uso specifico. Il mezzo però, al pari del concorrente progettato da Harley Davidson, non ebbe una grande diffusione avendo le forze armate giudicato più favorevole l'utilizzo delle nuove Jeep.



La nuova proprietà subentrata alla precedente DuPont fece un tentativo di risollevare l'azienda con la messa in produzione di alcuni nuovi modelli, di piccola cilindrata rispetto allo standard a cui erano abituati gli estimatori del marchio. L'iniziativa non ebbe però successo e la produzione in proprio di motocicli terminò definitivamente nel 1953. Per qualche tempo si videro ancora sul mercato dei modelli marchiati Indian ma si trattava di due ruote costruite dalla Royal Enfield su cui era apposto il famoso stemma dei nativi americani.
Lo stemma e il nome "Indian" furono poi negli anni utilizzati a vario titolo e con vari scopi, oltre ad essere oggetto di controversie legali; l'iniziativa più recente è quella del 2006 con la formazione della Indian Motorcycle con base a Kings Mountain nella Carolina del Nord che si ripromette di presentare una "Nuova Chief".



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